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PSICOLOGA PER DISTURBI ALIMENTARI ROMA

COSA SONO I DISTURBI ALIMENTARI

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DAN) sono patologie caratterizzate da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale.

I DAN colpiscono in Italia circa 3 milioni di persone all’anno, di cui il 70% sono adolescenti soprattutto di sesso femminile.

QUALI SONO I DISTURBI ALIMENTARI

L’ Anoressia Nervosa, la Bulimia Nervosa e il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder) sono i disturbi alimentari più diffusi e il loro esordio si colloca verso la tarda infanzia – prima adolescenza.

Il Manuale Diagnostico (DSM–5) include altre categorie quali la Pica, il Disturbo di ruminazione e il Disturbo da evitamento/ restrizione dell’assunzione di cibo, che riguardano i disturbi della nutrizione dell’Infanzia e i Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione con altra specificazione e senza specificazione che pur causando un significativo disagio o un danno nel funzionamento sociale, occupazionale o in altre importanti aree, non soddisfano i criteri pieni per qualsiasi dei disturbi della classe diagnostica dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

LE CONSEGUENZE DI UN DISTURBO ALIMENTARE

I disturbi alimentari possono portare a gravi rischi per la salute e a conseguenze psicologiche e sociali che limitano la capacità di condurre una vita felice e appagante. Un disturbo alimentare può spingere a fare esercizio fisico eccessivo e compulsivo, anche quando il corpo è stanco o malato.

RISCHI PER LA SALUTE

  • Alta/bassa pressione sanguigna
  • Osteoporosi
  • Grave disidratazione e squilibri elettrolitici
  • Insufficienza cardiaca
  • Squilibri ormonali
  • Complicanze gastriche
  • Colesterolo alto
  • Diabete di tipo II
  • Problemi cardiocircolatori

CONSEGUENZE PSICOLOGICHE

  • Immagine distorta del corpo
  • Pensieri ossessivi sul cibo
  • Bassa autostima
  • Sbalzi d’umore
  • Sensi di colpa
  • Ansia
  • Depressione
  • Perfezionismo
  • Isolamento

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CAUSE PSICOLOGICHE NEI DISTURBI ALIMENTARI

I disturbi alimentari possono svilupparsi per una vasta gamma di motivi psicologici ed emotivi, alcuni dei quali sono elencati di seguito. Questi fattori possono far sì che i disturbi alimentari si manifestino in modi diversi e saranno unici per te e per la tua situazione di vita personale.

Emozioni stressanti

Quando troviamo difficile far fronte ad emozioni stressanti, potremmo rivolgerci al cibo per allontanarle o reprimerle. Potresti ritrovarti a mangiare in modo incontrollato nel tentativo di consolarti e sfuggire alla realtà, lasciandoti alle spalle stress e ansia. Potresti scoprire che limitare il cibo aiuta a intorpidire i sentimenti di depressione e ansia, dandoti un senso di controllo in un mondo in cui senti di non averne.

Anche il senso di colpa e di vergogna sono fattori che incidono nel rapporto con il cibo  e influenzano la propria autostima. Questo può tradursi in una riduzione delle calorie, nel mangiare di nascosto, nel fare troppo esercizio fisico o a condotte di eliminazione dopo i pasti. Queste emozioni possono facilmente tenerti intrappolato in un ciclo di disprezzo di te stesso, rendendo facile la ricaduta e riattivando i tuoi schemi di alimentazione disordinata.

Immagine corporea

Il modo in cui percepiamo e sentiamo il nostro corpo può influenzare i nostri comportamenti alimentari. Le pressioni sociali e i media possono influenzare negativamente la nostra immagine corporea e scatenare disturbi alimentari. Potremmo sentirci sotto pressione per soddisfare gli standard di bellezza proposti dai canali social.

Possiamo interiorizzare queste norme e provare a cambiare i nostri schemi alimentari per sentirci più a nostro agio con noi stessi. Tuttavia, l’immagine corporea è una percezione: ciò significa che potremmo continuare a trovare nuovi difetti che ci fanno sentire inutili. Il rischio è quello di focalizzarci su difetti del  corpo che altre persone non possono vedere, potremmo sentirci incompresi e scegliere di isolarci dai nostri cari. L’isolamento sociale può mantenere e peggiorare i disturbi alimentari e portare a gravi conseguenze per la nostra salute fisica e mentale.

Traumi e abusi

L’esperienza di un trauma o di un abbandono può innescare lo sviluppo di un disturbo alimentare. Anche l’abuso emotivo, fisico o sessuale può lasciare emozioni estremamente difficili da sopportare e potremmo trovare più facile reprimerle e concentrare la nostra energia sul cibo e sul mangiare.

La trascuratezza vissuta da parte delle figure di riferimento può farci sentire vuoti, rifiutati e indesiderati. Potremmo ricorrere all’eccesso di cibo o al controllo eccessivo del cibo come un modo per riempire questo vuoto, anche se gli effetti sono solo temporanei.

COSA SIGNIFICA SOFFRIRE DI UN DISTURBO ALIMENTARE

Soffrire di un disturbo alimentare significa vivere un forte disagio nel rapporto con il cibo che ha effetti nella sfera sociale, lavorativa e relazionale. Il cibo diventa il centro dei pensieri, un’ossessione ed è forte la preoccupazione per il peso e le forme del corpo. Andare in pizzeria o al ristorante con gli amici, partecipare ad un compleanno o ad un matrimonio diventa fonte di ansia perché nella testa sembra che ci sia posto solo per i pensieri su cosa si “deve” mangiare, sulla paura di ingrassare o di avere una crisi bulimica.

Chi soffre di un disturbo alimentare può sentirsi solo ed isolato, cerca di mantenere nascosti i propri comportamenti perché prova vergogna ed imbarazzo e teme il giudizio degli altri.

Può inoltre sentire un senso di contraddizione nel sapere che ciò che fa non è salutare e non è ciò che desidera per la sua vita, ma allo stesso tempo sente che il disturbo alimentare dà una sensazione di potere e forza. Purtroppo solo una piccola percentuale di persone che soffre di un disturbo dell’alimentazione chiede aiuto o lo fa molto tardi. Questo accade perché  inizialmente non ci rende conto di avere un problema. Il dimagrimento è motivo di orgoglio, fa sentire più belle e sicure

Nell’ anoressia nervosa questo può avvenire perché la persona all’inizio non sempre si rende conto di avere un problema. Anzi, all’inizio, la perdita di peso può far sentire la persona meglio, più magra, più bella e più sicura di sé. A volte le persone ricevono complimenti durante la loro iniziale perdita di peso e questo può rinforzare la sensazione di stare facendo la cosa giusta. Quando le cose invece cominciano a preoccupare, perché la perdita di peso è eccessiva o comunque comporta un cambiamento importante della persona, molte persone non sanno come affrontare l’argomento. In genere sono i familiari che, per primi, allarmati dall’eccessiva perdita di peso, si rendono conto che qualcosa non va. Anche per loro però non è facile intervenire, soprattutto quando la figlia o il figlio non hanno ancora nessuna consapevolezza del problema e rispondono con frasi come “non ho nessun problema …sto benissimo!”.

Anche chi soffre di bulimia nervosa spesso si rivolge ad un terapeuta solo dopo molti anni da quando il disturbo è cominciato; come nell’ anoressia, inizialmente non si ha una piena consapevolezza di avere una malattia, ma soprattutto un forte senso di vergogna e di colpa sembra “impedire” alla persona di chiedere aiuto o semplicemente di confidare a qualcuno di avere questo tipo di problemi. Il fatto di non riconoscere di avere un problema o di usare i sintomi del disturbo alimentare per cercare di risolvere le proprie difficoltà può avere delle importanti conseguenze sulla richiesta di un trattamento.

TRATTAMENTO PSICOLOGICO DEI DISTURBI ALIMENTARI

Molti sono gli elementi che contribuiscono all’insorgenza e al mantenimento di un disturbo alimentare. L’obiettivo dell’intervento è quello di ridurre la sintomatologia e di modificare gli schemi di pensiero, le convinzioni e i comportamenti che sabotano la guarigione. Ti aiuterò ad esplorare le cause alla base del comportamento alimentare disfunzionale e ad acquisire nuove abilità per aiutarti a tollerare le esperienze emotive senza coinvolgere il cibo. Ci concentreremo sull’immagine corporea, sull’autostima e sulla complessità del peso e delle forme del corpo.

Per il trattamento mi avvalgo degli approcci Cognitivo Comportamentale (CBT) e Dialettico Comportamentale (DBT) scientificamente validati per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Il trattamento attraverso un percorso di consulenza alimentare psicologica mira alla ristrutturazione cognitiva, per aiutarti a sviluppare un pensiero più sano e a trovare una risposta migliore ai conflitti, allo stress e alle emozioni travolgenti.

Chiamami oppure compila il form sottostante e ti contatterò per capire come posso esserti di aiuto.

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